SALA RUGGERO E LOLA MASTROIANNI
Fratello minore del famoso
attore Marcello, diventa uno dei migliori montatori italiani e internazionali
in virtù di una certosina attenzione ai diversi stili dei registi con i quali
lavora. Per comprendere quale importanza abbia la fase della post-produzione
riferita al montaggio basti citare le parole di Orson Welles: “ I film non si
realizzano solo sul set: gran parte del lavoro avviene proprio alla
moviola...qui i film vengono salvati, sottratti talvolta al disastro oppure
massacrati”. Il montaggio nel linguaggio cinematografico può essere in linea
generale paragonato alla concatenazione sintattica nel linguaggio narrativo,
infatti da esso dipende il senso e il ritmo del film. I maggiori teorici del
cinema (Balàzs, Bazin, Kracauer, Metz, Pudovkin, Eisenstein) hanno dedicato lunghi
capitoli alla questione del montaggio.
Il suo primo lavoro è con
Citto Maselli ne I delfini ('60). Collabora successivamente con Nanni Loy Le
quattro giornate di Napoli ('62). Raggiunge l'acme nel suo lavoro con Fellini
in Giulietta degli spiriti ('65) e attraversa quasi tutta la produzione del
regista riminese passando dal capolavoro Amarcord ('74) sino Alla nave va
('83). Il suo apporto alla moviola nella trilogia brechtiana di Petri: Indagine
su un cittadino al di sopra di ogni sospetto ('70), La classe operaia va in
paradiso ('71) e La proprietà non è più un furto ('73), contribuisce in modo
determinante alla riuscita estetica di queste opere. Dimostra la sua
versatilità collaborando con Monicelli da L'armata Brancaleone ('66), a Amici
miei ('75). Nel lavoro di montaggio degli oltre centotrenta lungometraggi nei
quali ha lavorato troviamo La caduta degli dèi ('69) e Morte a Venezia ('71) di
Visconti, La tregua ('96) di Francesco Rosi, suo ultimo contributo.
Alla sua memoria è stato
istituito nel 2006 il SamPietrino D’ORO marguttiano da Enrico Todi e Luigi
Magni riconoscimento diretto ogni anno alle maestranze del cinema italiano e da
un solo protagonista al quale si assegna il SamPietrino D’ORO marguttiano
“Ruggero Mastroianni”. Madrina della manifestazione è stata fino al 2019 sua
moglie Lola ed oggi lo sono le figlie Francesca e Federica.
A Lola il nostro pensiero e il
nostro grazie per la sua continua vicinanza alle attività della fondazione alle
quali ha sempre contribuito con i suoi ricordi e con la sua presenza.
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