SALA UGO TOGNAZZI
Ugo Tognazzi è stato diretto
solo due volte da Magni, prima in Nell’Anno del Signore dove interpretava il
Cardinale Agostino Rivarola e poi in Arrivano i Bersaglieri dove interpretava
Don Prospero di Sant’Agata. Ma per la città di Velletri, il grande attore
cremonese rappresenta una parte integrante della sua vicenda storica. Legato da
una profonda e sincera amicizia con Benito Morelli, era un assiduo
frequentatore della cucina del noto ristorante di Contrada Morice.
Oggi il suo ricordo è mantenuto
vivo dal figlio Gianmarco che ha trasformato “casa vecchia” nel cuore della
tenuta di famiglia in una casa museo.
“Casa Vecchia” è collocata all’interno della tenuta “La Tognazza”, che
l’attore aveva acquistato nei primi anni 60, nelle campagne di Velletri dove ha
vissuto fino alla sua scomparsa nel 1990 e dove la famiglia Tognazzi mantiene
ancora oggi la propria residenza. La casa è stata il fulcro di tutta la vita
privata e professionale dell’artista, infatti fu proprio all’interno della stessa,
che nell’agosto del 1971 Ugo Tognazzi sposò Franca Bettoja e dove
quotidianamente in un clima di “convivialità lavorativa” invitava i suoi amici
colleghi, attori, registi, sceneggiatori, con cui scriveva, inventava e
realizzava la maggior parte delle sceneggiature e dei film poi rimasti a pieno
titolo nella storia del cinema italiano.
Da “La donna scimmia” a “La
grande abbuffata” con Marco Ferreri, da “Romanzo Popolare” ad “Amici Miei” con
Mario Monicelli da “In nome del popolo italiano” di Dino Risi a “Il vizietto “
di Eduard Molinarò’ fino a “La tragedia di un uomo ridicolo” di Bernardo
Bertolucci, che gli valse nel 1981 la Palma D’oro a Cannes per la miglio
interpretazione. In questa stessa area ha coltivato costantemente le sue più
grandi passioni, la terra e la cucina, realizzando la sua personalissima
azienda agricola, e diventando a tutti gli effetti uno dei primi pionieri del
km 0 e del biologico, divulgando con grande anticipo su scala nazionale la
filosofia gastronomica “dall’orto alla tavola e dall’acino alla bottiglia”,
attraverso il cinema, la radio, la Tv, l’editoria e la carta stampata.
Ugo era solito allietare i suoi amici ed ospiti con prelibate e insolite ricette attraverso pranzi e cene basati su menù completamente ideati e preparati da lui, unicamente con i prodotti della sua terra. La trasformazione avveniva nella splendida antica cucina che conserva ancora oggi il sapore ed il calore, del genio delle idee. Il tempo all’interno sembra essersi fermato, la grande cucina a carbone, il maestoso frigorifero, elemento capace di attirare l’attenzione e che in tutta la sua prorompente maestosità troneggia nell’ambiente.
La sala da pranzo in pietra,
ha le sembianze di una cappella, come a voler ricordare l’importanza della
tavola e del momento di riunione, come un vero e proprio convivio. Il soggiorno
si sviluppa intorno al camino, ed è collegato alla stanza del biliardo e alla
sala proiezioni dove scorrono in sequenza filmati documentari ed immagini
originali della sua vita. L’ultima stanza, non per importanza, è la camera da
letto, che oltre a mostrare i suoi oggetti personali e di lavoro, racchiude
ricordi fotografici e video della vita privata e della famiglia.
La casa conserva in tutte le stanze l’arredo originale, i ricordi dei giorni trascorsi in compagnia di familiari, amici e colleghi, ed i riconoscimenti che ha ricevuto durante la sua carriera artistica e gastronomica.
In tutte le stanze sono
presenti anche le foto che raccontano il vissuto privato e professionale
dell’attore, le teche espositive, e una vasta collezione di locandine dei
successi cinematografici e teatrali, oltre ai cimeli dei suoi esordi
nell’avanspettacolo.
UGO TOGNAZZI E GIOVANNA RALLI IN ARRIVANO I BERSAGLIERI
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