IL RICORDO DI SIMONA PATITUCCI

 

Il mio primo incontro con Gigi Magni , almeno in prima persona, Avvenne nel foyer del teatro Sistina; avevo sostenuto il primo provino per “ I 7 Re Di Roma”  con Pietro Garinei, Gigi Proietti ed il Maestro Nicola Piovani , mancava un incontro con Magni e quindi mi convocarono .Avevo la febbre piuttosto alta , ma non avrei mai rinunciato a questo incontro che sarebbe stato indispensabile per la mia partecipazione allo spettacolo . Aspettavo il mio turno nel foyer quando Magni si avvicinò a me: “ Sei tu la figlia di Pino e Babette “ ? Mio padre e mia mamma conoscevano entrambi i Gigi , ma non ero arrivata al provino per questo motivo , comunque ovunque andassi la domanda era piùo meno sempre la stessa . Ovviamente risposi di si  e lui mi disse :” Mi hanno detto che sei un fenomeno , che dici hanno ragione”?  Con la sfrontatezza dei vent’anni risposi “ Pure de ppiù”…“ Allora ce vediamo dentro …”  Quando toccò a me entrai in platea salutai , Garinei, Piovani , Proietti e Magni e salii sul palco , un palco che oramai sentivo casa mia per una magica alchimia. Cantai  e recitai col cuore , con tutta l’energia che avevo in corpo e con la forza che davvero non sapevo da dove venisse visto il febbrone. Finita l’audizione tornai nel foyer e li mi raggiunse Magni che mi disse :” hai ragione non si un fenomeno , sei de ppiù! Adesso però vai a casa che scotti come una stufa .” Di li a pochi minuti mi confermarono che avrei fatto parte del cast dello spettacolo più ambito dell’anno , la febbre era alta ma la gioia era incontenibile. Durante la lettura del copione scopersi che mi era stata affidato , tra gli altri ruoli , quello di Orazia , la sorella dei mitici Orazi , innamorata di uno dei Curiazi . Era l’unico brano da solista, senza la presenza di Proietti in scena. Rimasi esterrefatta , una ragazza di 20 anni , per quanto già reduce da esperienze internazionali , doveva tenere il palco del Sistina da sola , con una canzone ed una scena tutta per lei , nello spettacolo scritto per Gigi Proietti … che responsabilità! Ho sempre pensato di aver avuto un colpo di fortuna, di essere cioè capitata al momento giusto nel posto giusto … solo molti anni dopo Nicola Piovani mi confessò che il ruolo di Orazia fu scritto appositamente per me, cioè non esisteva prima di avermi ascoltata. Gente queste si che sono soddisfazioni !Durante le lunghe prove al Sistina, appena potevo mi avvinghiavo a Magni per farmi raccontare le storie dei personaggi storici romani che lui sapeva narrare con tanta naturalezza ed ironia, quasi parlasse di suoi conoscenti o parenti . Donna Olimpia, Marforio , Giuditta Tavani Arquati , Pio IX , Pasquino , Scipione l’Africano  , mi venivano raccontati davanti ad una cotoletta o ad un piatto di pasta nel sottopalco del Sistina nel mitico Bonini Club , la mensa dei sistiniani.  Gigi mi raccontava Roma, la sua Roma ed io rimanevo incantata. In cambio mi chiedeva di duettare “ Solamente Una Vez” in spagnolo , italiano ed inglese, lui l’amava tanto . Con Lucia fu amore a prima vista : seguiva tutti noi con attenzione, cura ed ascolto . I grandi costumisti sono così , ascoltano gli attori cercano di assecondarli di farli sentire “ in parte”. Con la  grande Mirisola , oltre ai “ 7 Re Di Roma” , lavorai anche ne “ Gli Uomini Sono Tutti Bambini “ e ne “ I Figli Della Lupa”  quest’ultimo era stato scritto da Gigi Magni . Gigi mi regalò una copia del suo “ La Santa Sulla Scopa” scritto ( come sempre faceva) di suo pugno , suggerendomi di portarlo in scena ,e ho una caricatura che mi fece quando eravamo in prova con “ Gli Uomini Sono Tutti Bambini”  , alle cui prove assisteva perché Lucia era la costumista. Gigi e Lucia mi hanno dato tanto , mi hanno donato bellezza, Arte, Storie meravigliose e ruoli che rimangono nel mio cuore. Indelebili ed indimenticabili come sono loro per me. La mia gratitudine li raggiunga sempre nell’Altrove dove sono certa saranno insieme per sempre.




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