CONTRIBUTO DI MASSIMO CASTELLANI associazione Luigi e Lucia Magni

 

Mi chiama Mario De Biase, amio parer.e il più bravo Direttore di Produzione in quel momento sulla. piazza. Avevo appena finito di girare un film con lui e sapeva che ero Libero. "Massimo, puoi venire subito da me, in ufficio? Ti voglio presentare un nuovo regista?", Chi è? gli rispondo. " che ti frega, ti aspetto". Mi da l'indirizzo ed io vado. E' un ufficio modesto ma con bei quadri alle pareti, poche stanze, una sola segreteria. Mi introduce nella stanza del produttore e mi presenta  questi, Gianni Buffardi, aria simpatica, portamento e vestiti da viveur. Poi si rivolge ad un giovanile quarantenne dal viso simpatico, con un sorriso sornione sulle labbra: "Gigi ti presento Massimo Castellani". Rivolgendosi a me " lui è Gigi Magni e sta preparando il suo primo da regista" Lo conoscevo di nome, sapevo che era un bravissimo sceneggiatore. Ci stringiamo le mani ed io bofonchio "piacere". Magni mi scruta senza fiatare, mettendomi quasi in imbarazzo. Come hai detto che ti chiami? Mi domanda. Io, "Castellani" Lui, "Castellani ..."silenzio, gli occhi al cielo sembra pensare, "Castellani" poi mi guarda con aria furba e aggiunge "... scommetto che ti pulisci il culo con le mani!" Così conosco il grande Luigi Magni, per gli runici anzi per tutti, Gigi. Affettuoso e pungente, sornione canzonatorio, affabile micione, ma talvolta testardo incazzoso, amava fare le rime su ogni cognome. So però che una volta fallì, quando gli presentarono Leila Benhar che diventò non solo il legale di Gigi e Lucia, ma anche la loro grande amica. " M'hai fregatole disse. Poteva dire qualsiasi cosa enon eramai volgare, mai. E nessuno se la pretendeva per le sue battute. Per esempio, molti anni dopo lo accompagnai al Quirinale dove, nei giardini il presidente Napolitano si avvicinò. Parlarono e il presidente gli disse qualcosa che non ricordo bene, mi pare un complimento relativo ai suoi film. "Me cojoni" sussurò Gigi, guardando me. Sono quasi sicuro che Napolitano sentì, perché un lieve sorriso si stampò sul suo viso. Ma torniamo al primo film, Faustina. Lavorare con lui è stato un piacere, faticoso ma divertente perché informale ed alla battuta sempre pronta. Poco pratico dei tecnicismi della macchina da presa, era attentissimo alla recitazione degli attori e ai loro movimenti. Durante le pause di lavorazione mi spiegava tutto su quei posti dove giravamo. Conosceva la storia di ogni pietra dei mercati tranianei dove Lucia aveva abilmente ambientato la casa dei protagonisti. Secondo la mia esperienza, dopo aver anche passato delle ore a camminare con lui nel centro storico della capitale, oggi posso dire che Gigi è stato probabilmente il più grande storico di Roma del'900. Lucia. Durante la preparazione del film conosco la moglie di Gigi. Stacanovista attenta ai minimi dettagli, creativa dal carattere. Tal volta impossibile, Lucia era una vera professionista. Non l'ho  mai approfittarsi della sua contiguità col marito; scrupolosa fino all'invero simile, collaborava interpretando isuoi sguardi e le sue perplessità. Con i suoi collaboratori era severissima. In cuor mio mi rallegravo di essere l'aiuto di Gigi; considerato i nostri caratteri, chissà come sarebbe andata a finire se fossi staro assistente di Lucia. Sulla personalità e la grandezza di Gigi e Lucia ci sarebbero tante altre cose da scrivere, ma rischierei di ripetere quanto hanno detto e scritto pubblicamente personaggi come Arrigo Petacco, Carlo Tagliabue, Flavio De Bernardis, Rosita Missoni e Carla Fendi, Armando Trovajoli e Nicola Piovani, Nino Manfredi, Gigi Proietti cd Enrico Brignano, Walter Veltroni e Francesco Rutelli.

Io posso sol aggiungere: mi mancate tanto


Massimo Castellani 

Segretario generale dell'Associazione Luigi e Lucia Magni





Massimo Castellani con Ninetto Davoli e Giuseppe Origlio a Velletri
durante una cerimonia in onore di Gigi e Lucia 



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