CHI SIAMO
La Signora Lucia Mirisola, per espressa volontà testamentaria, ha disposto che tutto il materiale raccolto dal marito, il regista romano Luigi Magni e da lei nella sua carriera di scenografa e costumista dopo essere stato catalogato fosse dall’Associazione Luigi e Lucia Magni concesso in uso ad un ente che si assumesse il compito di conservarlo e renderlo fruibile a studiosi e appassionati. Tra tanti pretendenti l’ Associazione nelle persone dell’ Avvocato Leila Benhar e di Massimo Castellani, hanno scelto il Museo inaugurato a Velletri nel mese di Settembre del 2018 dopo che il comune, grazie alla lungimiranza dell’allora Sindaco Fausto Servadio e degli allora Assessori Orlando Pocci – Luca Masi – Marcello Pontecorvi e con la collaborazione delle all’epoca consigliere Romina Trenta e Sabina Ponzo, ha intitolato per primo in Italia una strada a Luigi Magni.
Per ricevere questo materiale è nata la Fondazione Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola che oggi si occupa insieme all’ Associazione Luigi e Lucia Magni di conservare e difendere tutto ciò che ruota intorno alla carriera e alle proprietà intellettuali del maestro e della signora Lucia. Nel mese di Febbraio del 2020 dallo studio di Via del Babuino ( la celebre Babuinetta) è stato trasferito a Velletri l’intero archivio professionale della coppia che si compone di sceneggiature – copioni teatrali – opere lasciate inedite – disegni – giornali con critiche sulle varie opere cinematografiche – foto di scena e di vita. Che sono state dettagliatamente inveriate e insieme alle biblioteche di Gigi e Lucia rese fruibili.
Il museo ha visto così integrare il primo nucleo delle sue collezioni con un prezioso materiale che lo rende oggi l’unica istituzione deputata allo studio dell’opera e della carriera del maestro Luigi Magni. Nato come abbiamo detto nel mese di Settembre del 2018 ed ospitato fino al 2022 nella sede storica dell’Istituto Statale d’Arte Juana Romani in Via Luigi Novelli il suo museo ha avuto la concessione di alcune sculture di scena realizzate da Adriano De Angelis per i film di Magni e della scenografia dell’adattamento teatrale de In nome del Papa Re portato in scena al Teatro dell’Angelo dalla compagnia delle arti di Antonello Avallone.
La preziosa scenografia è opera di Red Bodò appassionata cultrice delle opere di Magni, numerose sono state le donazioni da parte di assistenti di scena che negli anni hanno collaborato con Lucia tra questi Edoardo Di Iorio preziosa fonte di notizie e di aneddoti. Ora il museo interamente riprogettato e riallestito dall’Architetto Umberto Magni e realizzato dalla Onefacility ha una sua sede propria in un luogo che per tanti aspetti si lega profondamente al racconto di Roma e del Risorgimento fatto da Luigi Magni.
Illuminato
dall’esperienza di Federico Ognibene il nuovo percorso espositivo prende corpo
attraverso un escursus nella carriera della coppia e anche nel racconto storico
portato avanti da Luigi Magni come atto d’amore per la sua città Roma. Anche se
in provincia il museo può essere raggiunto percorrendo un viaggio
“apassiferrati”.
Commenti
Posta un commento