SALA ROMINA TRENTA
La sala che abbiamo voluto intitolare alla Dr.ssa Romina
Trenta, assessore alla cultura del comune di Velletri, scomparsa prematuramente
il 2 Gennaio 2022, ospita la fototeca di scena. La collezione degli scatti
presi durante la lavorazione dei vari film dai fotografi di scena che negli
anni hanno collaborato con il maestro Luigi Magni e la Signora Lucia Mirisola contribuendo
a lasciarci una mole di fotografie che oggi sono preziosa documentazione per
chi vuole studiare il modo di fare cinema della coppia che ha iniziato un genere
quello del cinema storico.
Il fotografo di scena si occupa di scattare immagini direttamente sul set del film al fine di pubblicizzare, attraverso la pubblicazione e la circolazione delle proprie foto, il film stesso. Le foto possono essere scattate durante le riprese del film o videoclip, mentre gli attori recitano, oppure facendo posare gli attori esclusivamente per gli scatti. Questa ultima tipologia di fotografie di scena viene detta "posati"
La fotografia di scena in teatro differisce totalmente dal cinema: oltre agli scopi pubblicitari che, in questo caso, spesso antecedono l'evento, lo scopo del fotografo di scena è anche quello di conservare la memoria dello spettacolo. Tale documentazione solitamente viene riutilizzata per la ricostruzione di vecchi allestimenti, utile anche come materia di studio per la creazione di nuovi, o lo studio accademico che nel teatro non sempre è supportato da materiali video. Sia in ambiente cinematografico che teatrale può spesso essere lasciato ampio spazio all'interpretazione del fotografo. Da questo deriva il fatto che talvolta le fotografie possano essere più interessanti del film o dello spettacolo stesso e avere un autonomo contenuto artistico. I migliori fotografi di scena riescono talvolta a pubblicare libri o a vedere esposte le loro immagini in mostra.
Le fotografie di scena vengono anche usate per la realizzazione
dei manifesti e delle locandine, che serviranno come materiale pubblicitario
per affissioni presso le sale cinematografiche o teatrali ed anche come
campagna promozionale dello spettacolo stesso, con affissioni in vari luoghi,
in concomitanza con la programmazione della proiezione del film nelle sale, o
per le rappresentazioni teatrali. L'autorialità dei fotografi di scena viene
però spesso sottovalutata e scavalcata dal marketing per il film o per lo
spettacolo che si intende promuovere.
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La Dr.ssa Romina Trenta assessore alla cultura del Comune di Velletri |
Raccontare, del mio rapporto
di stima, amicizia
e collaborazione con
l’Assessora Romina Trenta. Non è
cosa facile, perché Romina per me è stata quella sorella che non ho mai avuto. Abbiamo iniziato a conoscerci
quando è stata eletta consigliere comunale e tra noi è nata subito un’intesa che ben presto è diventa
sincera e fraterna amicizia.
E’ sempre stata presente alle
varie iniziative che negli anni, abbiamo organizzato e proposto al Polo Espositivo Juana Romani, e lo ha fatto
non solo dal punto di vita istituzionale ma anche pratico facilitando in ogni modo tutte le fasi
organizzative. Tra di noi non c’è mai stata l’assessora e il presidente
dell’Associazione ma ci sono sempre stati Romina e Alessandro due ragazzi innamorati del
territorio in cui sono nati con i comuni intenti di valorizzarlo e farlo conoscere, per questo
sono nati dei progetti che oggi rappresentano dei punti cardini dei calendari annuali cittadini.
Ricordo con grande piacere,
quando dopo il Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” del 2017 capì al volo il valore della proposta per intitolare
un viale della Villa Ginnetti al maestro Luigi Magni, e fece si insieme con Orlando Pocci, Marcello
Pontecorvi, Luca Masi, Sabina Ponzo che Velletri fosse il primo comune in Italia a riconoscere
ufficialmente l’arte del grande autore
romano, mentre
la giunta capitolina
declinava elegantemente la proposta, arrivando ad intitolare il bel vedere del giardino degli aranci a Magni
un anno dopo Velletri.
Nel 2019 abbiamo portato da Via
Margutta a Velletri, il SamPietrino D’ORO Marguttiano e lei già Assessora alla Cultura fu orgogliosa di aprire
agli ospiti la Sala Consiliare e presenziare alla consegna dei riconoscimenti in rappresentanza del
Sindaco. Il presidente dell’Associazione Cento Pittori
di Via Margutta
Arch. Luigi Salvatori l’ha voluta
iscrivere sull’albo dei soci onorari
della prestigiosa realtà romana.
Ogni anno
era un appuntamento
tradizionale quello del
Velletri Wine Festival
“Nicola Ferri”
dove ci divertivamo al sorteggio
per abbinare gli artisti partecipanti ai vini prodotti sul territorio, un momento a cui teneva
moltissimo e dove ci sfottevamo a vicenda come due fratelli legati da un vero e sincero affetto. Sorrido
mentre scrivo al pensiero di come mi prendeva in giro, perché ogni anno
puntualmente mi commuovo
all’inaugurazione del Velletri Wine Festival e quando dicevo: “cercherò di non
piangere” lei rispondeva “sarà
difficile” con quel sorriso che non dimenticheremo mai.
Per Romina, riconoscere i meriti
di chi collabora alla crescita e allo sviluppo della città era fondamentale e nei miei confronti lo ha fatto
più volte in tante occasioni anche se sapeva bene e che preferisco stare dietro le quinte insieme
con la squadra che ha fatto si che la cosa riuscisse che stare in prima fila.
Anche quando le sue condizioni di
salute hanno iniziato a non essere più buone per quanto ha potuto è stata sempre vicino alle mie iniziative,
ricordo che nel 2020 volle essere presente al Velletri Wine Festival ed è stata l’ultima volta che
l’ho vista.
Questo però non ci ha impedito di
collaborare ugualmente, l’ho sempre tenuta aggiornata passo passo di ogni cosa e lei per quanto ha potuto mi ha
sempre risposto, quando è iniziata l’avventura della stazione, mi ha subito incoraggiato e
spronato, sulla nostra chat di Wohtapp che non ho mai cancellato c’è quel grande cuore rosso con il
messaggio SEI GRANDE quando le scrissi che tutto era andato in porto.
Lavoravo al progetto della
stazione quando il 2 Gennaio del 2022 il sindaco Orlando Pocci mi ha chiamato per dirmi che se ne era andata. Avevo
una pagina bianca di word davanti perché correggevo il mio libro sulla stazione e sul nuovo Museo
Magni Mirisola la mano ha scritto da sola la dedica del libro a lei.
Con Romina ho perso quella
sorella che non ho mai avuto, ho perso quell’amica con cui potevo parlare di tutto, ricordo quella volta che
durante una riunione per la Festa dell’Uva ebbi un diverbio con uno dei presenti e lasciata la
sala tornai al polo.
Dopo qualche minuto è arrivata e mi
fa: “hai finito? Mi servi” Come potevi dirle di no.
Ma questa era
Romina, una mediatrice una donna
che sapeva ascoltare.
Mentre scrivo queste
note, ho davanti ai miei occhi la
sua foto che mi hanno regalato Vladimir e Andrea e i ricordi scorrono come un film, ma sono le
parole che non vengono, perché la mancanza è tanta.
Come non ricordare quelle telefonate che arrivavano la sera
verso fine giornata, quando aveva bisogno di un confronto o di una
collaborazione che in me ha sempre trovato
Che dire grazie amica mia, grazie assessora TI VOGLIO BENE
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